badante con anziano

Badante e famiglia. Come collaborare al meglio?

Il rapporto tra badante e famiglia è uno dei temi caldi di chi si trova a dover ricorrere a un aiuto esterno per la gestione del proprio anziano malato. Perché se è vero che quello delle badanti – correttamente chiamate “assistenti familiari” – è un lavoro prezioso che ci solleva da molte fatiche, è anche vero che la collaborazione spesso presenta difficoltà e incomprensioni.

Come instaurare allora un’intesa che sia proficua per tutti, anziano compreso? Ecco alcuni suggerimenti.

Badante e famiglia. I diritti dell’assistente domiciliare

Innanzitutto ricorda che l’assistente familiare è un lavoratore a tutti gli effetti, e per questo usufruisce di una serie di diritti.

Come ben sappiamo, l’eclatante fenomeno delle badanti iniziato negli anni ’90 ha reso necessario nel tempo lo sviluppo di un contratto nazionale per queste figure, che in precedenza prestavano servizio in nero. Il contratto prevede dei livelli di inquadramento, a ciascuno dei quali corrisponde un determinato stipendio.

Si è dato risoluzione anche allo spinoso tema degli orari: oggi le badanti conviventi in regola non sono più tenute a lavorare 24/7, ma hanno diritto a un riposo intermedio nell’arco della giornata e ad almeno 8 ore di riposo consecutivo. A ciò si aggiunge un riposo settimanale. Diverso il caso delle badanti non conviventi, le quali devono prestare servizio per 40 ore a settimana distribuite su 5 o 6 giorni. La badante ha anche diritto a 26 giorni lavorativi di ferie.

Per tutti i dettagli del rapporto contrattuale puoi rivolgerti al tuo patronato di zona.

Badante e famiglia. La relazione

Ben diverso è il discorso della relazione tra badante e famiglia. Questa sfera contempla tutti gli aspetti di rapporto personale non legiferati e che spettano alla sensibilità di ognuno.

Non di rado si riscontrano spiacevoli episodi di malcontento, se non addirittura furti o la tanto temuta somministrazione eccessiva di medicine. Purtroppo si tratta di fatti su cui si ha poco controllo e difficili da arginare. Certo è che molto spesso tutto questo si sviluppa sulla base di una relazione nata con presupposti errati, dove ad esempio la badante non viene considerata nel suo essere persona e lavoratrice dipendente, ma quasi al pari di una “schiava”. Un po’ com’era una volta.

Il tema è molto delicato e necessiterebbe di approfondimenti. Nel frattempo ti suggeriamo di non trascurare la formazione della badante: un importantissimo step iniziale per garantire benessere all’anziano e a tutta la famiglia.

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Fisioterapia a domicilio. Quando è utile

Chi l’ha detto che per fare fisioterapia è necessario recarsi presso studi o strutture ospedaliere? Sempre più persone scelgono di usufruire della fisioterapia a domicilio: scopri tutti i vantaggi e come funziona.

Fisioterapia a domicilio: per chi è adatta

Innanzitutto, per chi è adatta la fisioterapia a domicilio? Ne possono usufruire persone con:

  • Fatica a deambulare;
  • Problemi di disorientamento fuori dalle mura di casa;
  • Necessità di riabilitazione post ictus e post trauma;
  • Assenza di mezzi propri o indisponibilità del servizio di trasporto pubblico;
  • Bisogno di orari flessibili.

Usufruire del servizio di fisioterapia a domicilio permette di godere della tranquillità dei propri ambienti, con un inevitabile impatto positivo sul buon esito della terapia. Inoltre garantisce la massima personalizzazione del trattamento e attenzione da parte del fisioterapista, che si può concentrare su un unico paziente rispetto a quanto accade ad esempio nelle palestre degli ospedali.

La fisioterapia domiciliare è molto utile nel caso di malati, disabili e anziani affetti da Alzheimer poiché consente di trattare le aree critiche legate all motricità, restituendo il maggior beneficio possibile.

Fisioterapia a domicilio. Come si svolge

Dopo una visita preliminare per inquadrare la situazione e la tipologia di trattamento da effettuare, il fisioterapista propone al paziente un percorso su misura. Da lì si prepara un piano di trattamento, definendo modi e tempi. Molto spesso il fisioterapista collabora con medici e altre figure sanitarie, in un lavoro sinergico focalizzato sul benessere del paziente e sul recupero o la salvaguardia delle sue potenzialità residue.

GeoAssistenza offre servizio di assistenza domiciliare a Borgomanero e in Piemonte per anziani e malati, con un équipe composta da medici, infermieri, psicologi, dietisti, fisioterapisti e altri professionisti. Contattaci per maggiori informazioni.

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Due anziane in un nucleo protetto - centro Alzheimer

Nucleo protetto, centro diurno integrato e RSA. Le differenze

Spesso attorno al tema delle strutture assistenziali per anziani e malati di Alzheimer si genera molta confusione. Nucleo protetto, centro diurno integrato, RSA: varie le soluzioni tra cui scegliere, sempre che si riesca ad accedere (vedasi il problema delle liste d’attesa). Ma quali sono le differenze tra i tre servizi? Vediamole insieme.

RSA: cos’è

Partiamo dalla RSA, la più nota a tutti. Si tratta di una struttura socio-residenziale per anziani non autosufficienti, con livelli di gravità che variano dal medio all’elevato. Gli ospiti solitamente non hanno bisogno di particolari prestazioni ospedaliere; gli interventi di routine (somministrazione medicine, fisioterapia, supporto ai pasti) sono in carico al personale medico-infermieristico e agli Operatori Socio Sanitari.

Nucleo protetto Alzheimer: cos’è

Il nucleo protetto Alzheimer è generalmente un’area della struttura socio-residenziale (RSA) con un particolare allestimento pensato per chi soffre di demenza. Gli ambienti sono privi di barriere architettoniche e qualsiasi elemento di arredo ritenuto pericoloso viene rimosso. Gli spazi sono studiati per favorire le attività di partecipazione e di stimolazione.

NB: non tutte le strutture residenziali sono dotate di nucleo protetto Alzheimer.

Centro diurno integrato (CDI): cos’è

Il centro diurno integrato è una struttura semi-residenziale, pensata per ospitare anziani disabili e che vivono un disagio sociale. Il servizio si svolge esclusivamente nelle ore diurne. Nel CDI si praticano attività che hanno l’obiettivo di preservare il più a lungo possibile l’autonomia delle persone coinvolte, garantendo benessere e supporto oltre che sollievo ai famigliari. Nella maggior parte dei casi infatti gli anziani, una volta a casa, vengono assistiti a domicilio da parenti o badanti.

Ci sono poi altri tipi di proposte assistenziali come case albergo, comunità alloggio, case soggiorno.

Per chi lo desidera, è possibile valutare una valida situazione alternativa: l’assistenza domiciliare per anziani e disabili. Un servizio che si svolge direttamente tra le mura di casa vostra, con équipe specializzate pronte a garantire interventi e prestazioni su misura.

Vuoi saperne di più? Contattaci ora!

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anziano che stringe mano a un giovane

Liste d’attesa malati di Alzheimer: cosa fare?

Uno dei problemi più comuni che affligge le famiglie di anziani affetti da demenza è quello delle liste d’attesa malati di Alzheimer. Lunghissimi elenchi di persone non più autosufficienti che attendono di trovare posto in strutture sanitarie e per le quali nel frattempo bisogna trovare una soluzione adeguata.

Liste RSA e nuclei protetti Alzheimer: come funzionano

I pazienti che fanno domanda di accesso alle RSA tramite Servizio Sanitario Nazionale vengono inserite in apposite liste d’attesa. Queste sono organizzate sulla base di punteggi che tengono conto di:

  • Grado di salute o di autonomia;
  • Situazione abitativa e famigliare.

L’anzianità in lista ha un valore relativo: la precedenza d’accesso è data a pazienti in gravi condizioni, che vivono in situazioni altamente disagiate oppure particolarmente aggressivi e pericolosi per la propria e altrui incolumità. Nel concreto, ciò significa che se il tuo caro è attualmente in 100° posizione in lista, non è detto che nei mesi successivi avanzi in classifica. Anzi, potrebbe addirittura indietreggiare.

Insomma, la situazione è fortemente drammatica. Il già citato inarrestabile aumento delle malattie di demenza si accompagna a una grave carenza di posti nelle strutture residenziali, con tempi d’attesa che in certi casi sfiorano addirittura i 2 anni. E nel frattempo?

Tempi d’attesa case di riposo. Cosa fare mentre si aspetta?

L’attuale stato delle liste d’attesa malati di Alzheimer porta tantissime famiglie a dover fronteggiare una vera emergenza. Una corsa ai ripari che più che un’assistenza efficace assume i connotati di un tamponamento in urgenza. Con tutti i risvolti negativi che ciò comporta per la salute e il benessere dell’anziano, oltre che per il clima generale che si respira in famiglia.

E allora, cosa fare mentre si aspetta? 3 le soluzioni più adottate:

  1. Badante a tempo pieno;
  2. Assistenza garantita da figli e famigliari, che ruotano su turni (a volte con l’aggiunta di una badante part time);
  3. Assistenza domiciliare con figure specializzate.

Tra le 3 proposte, l’assistenza domiciliare con figure specializzate rappresenta l’alternativa più valida e funzionale. Il servizio prevede il supporto di medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi che si recano al domicilio dell’anziano fornendo  adeguata assistenza in loco. Un team appositamente formato che eroga servizi in sicurezza, nell’interesse del benessere della persona.

GeoAssistenza, con sede a Borgomanero (Novara), effettua assistenza domiciliare per anziani, malati e disabili. Il nostro core business è la somministrazione di terapie non farmacologiche e la stimolazione cognitiva del paziente, così da preservare la sua autonomi il più a lungo possibile.

Hai bisogno di informazioni? Contattaci!

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Anziano curato con assistenza domiciliare

RSA e assistenza domiciliare. Cosa scegliere?

Scoprire la malattia di un proprio caro anziano porta con sé dolore, frustrazione, talvolta depressione. A ciò si aggiunge l’urgenza di dover trovare il prima possibile una valida soluzione di assistenza. La situazione si complica quando la malattia – ad esempio la demenza – corre molto velocemente e quando i parenti non hanno la possibilità di garantire sostegno continuativo.  Cosa fare, dunque?

Il primo pensiero: la RSA

È culturalmente diffuso nella nostra società pensare alla RSA (acronimo di Residenza Sanitaria Assistenziale) come unica ancora di appoggio per questi casi. Struttura protetta, assistenza esperta continuativa 24/7, fisioterapia, sussidi idonei… ma è davvero sempre così?

Iniziamo dai tempi di attesa. Più di 7-8 mesi in alcuni piccoli Comuni, non meno di 12-14 mesi nelle città. Con liste in continuo aggiornamento che spesso fanno slittare di posizione per lasciare posto alle persone con aggravamento. E intanto come prendersi cura dell’anziano durante quei mesi?

Veniamo poi al delicato tema dell’assistenza continuativa. È vero, in una RSA lavorano medici, infermieri, operatori sanitari presenti sempre, sia di giorno che di notte. Ma “quanto” presenti? Sì perché anche le RSA, come alcuni ospedali, soffrono di insufficienza di personale infermieristico e la questione dei turni di lavoro. Per cui lo staff è spesso sottoposto a problemi di carenza o di turn over, con gravi ripercussioni sull’assistito. Pensiamo solo al momento dei pasti, quando alcuni anziani vengono imboccati in fretta e furia dall’assistente affinché questo riesca a completare il “giro” nei tempi prestabiliti.

Cosa ancora più drammatica è che un anziano nella RSA si trova spesso SOLO: non c’è nessuno che gli dà retta, nessuno che lo stimola e lo considera con amore e pazienza. Perché, ricordiamo, la componente psicologica è assolutamente fondamentale e può fare la differenza nella fase di decorso della malattia.

Un nuovo tipo di supporto: l’assistenza domiciliare

Ancora poco conosciuta, l’assistenza domiciliare per anziani e malati è un nuova nuova forma assistenziale basata sui bisogni specifici della persona. Innanzitutto, l’anziano continua a vivere nella sua amata casa senza essere strappato in modo brusco ai propri affetti quotidiani. Secondariamente, l’equipe medica e infermieristica presta assistenza domiciliare su misura, dedicando all’anziano tutta l’attenzione che merita senza fretta e senza generalizzazione. L’anziano dunque resta vivo nella propria dignità, potendo contare su uno staff qualificato che lavora per il suo benessere.

Terzo e non meno importante dettaglio è quello dei costi: chi l’ha detto che l’assistenza domiciliare costa di più della RSA? Anzi, molto spesso è vero l’esatto opposto.

GeoAssistenza è un nuovo servizio con sede a Borgomanero (Novara) che offre assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili. Nostro punto di forza l’uso di terapie non farmacologiche e della stimolazione cognitiva. Scopri tutti i nostri servizi!

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assistenza nella propria casa - anziano e bambino

Assistenza nella propria casa: tutti i benefici

Essere assistiti tra la dolcezza delle mura di casa o diventare un “numero” in strutture residenziali già colme di degenti?

Al di là delle ripercussioni pratiche (lunghi tempi di attesa per accedere alle RSA, scomodità di spostamenti per famigliari e parenti etc), ottenere assistenza nella propria casa migliora indubbiamente il benessere del paziente. Perché? Scopriamo insieme tutti i benefici dell’assistenza domiciliare.

I vantaggi dell’assistenza nella propria casa

Perché si dovrebbe preferire l’assistenza domiciliare rispetto al trasferimento in una struttura residenziale? Ecco alcuni validi motivi:

  • Anche se non è in grado di trasmettere questa esigenza, l‘anziano si sente più al sicuro nella propria casa;
  • Si evitano inutili stress di spostamenti disorientanti in strutture dove ci si trova a convivere con altre persone, spesso in un clima di scontentezza e solitudine;
  • Ampio spazio e libertà di tempistiche per attività come la stimolazione cognitiva;
  • Possibilità di avvalersi di uno staff composto da medici, infermieri, geriatri, fisioterapisti focalizzati sulle necessità della singola persona;
  • Personale qualificato e sempre aggiornato che effettua visite e turni organizzandosi in base al bisogno specifico del malato;
  • Maggiore possibilità ed efficienza della visita da parte dei parenti, anch’essi più a loro agio in un ambiente famigliare che già conoscono e in cui sanno come muoversi.

Casa e affetti: benefici sulla salute psico-fisica

Ricordiamo che spesso l’allontanamento dalla propria casa e dai propri affetti causa nell’anziano un peggioramento delle condizioni di salute. Restare nel proprio ambiente domestico gli permette invece di vivere la quotidianità in modo più sereno. E questo non può che apportare benefici alla sua condizione psico-fisica.

Sei in cerca di un team professionale per l’assistenza domiciliare agli anziani? Contattaci subito o vieni a trovarci: ci trovi in Corso Sempione 72 a Borgomanero (Novara).

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Assistenza socio-sanitaria domiciliare

Alzheimer Team, assistenza domiciliare anziani a Borgomanero

Alzheimer Team, un supporto professionale alle persone affette da demenza

A Borgomanero nasce GeoAssistenza, un gruppo di professionisti dedicati alla cura del malato Alzheimer

Gli ultimi studi pubblicati sulla prestigiosa rivista inglese The Lancet denotano una crescita preoccupante nel numero delle persone affette da demenza. Si parla di ben 50 milioni, con previsioni di raggiungere 132 milioni nel 2050. A questo scopo numerosi ricercatori si sono messi al lavoro per gestire al meglio una malattia che si sta trasformando in epidemia.

Spesso le persone che vengono colpite da demenza e soprattutto i famigliari si trovano a dover gestire improvvisamente una situazione che assume sempre di più una valenza socio-sanitaria e che necessità di interventi di personale specializzato. Una parte dei famigliari scelgono la via del ricovero in strutture protette, altri invece prediligono il faticoso cammino di cura a domicilio. a A meno di particolari problemi, curare il proprio caro a domicilio è sempre la scelta migliore.

La nuova soluzione: Alzheimer Team di Borgomanero

È importante precisare però che il percorso di cura della persona affetta da demenza non deve essere improvvisato, bensì strutturato da professionisti specializzati nel ambito delle demenze.

Per venire incontro a queste problematiche è nata a Borgomanero GeoAssistenza. Il suo Alzheimer Team è un gruppo di professionisti composto da neurologi, psicologi, educatori, infermieri, terapisti occupazionali e pet terapisti. L’equipe garantisce supporto in tutte le fasi della malattia, dall’esordio alla perdita di tutte le autonomie. I servizi sono strutturati sulla base dell’esperienza decennale nel ambito sanitario dei soci fondatori.

Assistenza domiciliare malati di Alzheimer: cosa facciamo

L’Alzheimer Team di GeoAssistenza mette a disposizione dell’utente una serie di servizi erogabili a domicilio. Dall’assistenza di base alla visita medica specialistica sino alla consegna di dispositivi medici o ausili protesici e trasporti in ambulanza, siamo sempre vicini al malato.

I nostri professionisti sono adeguatamente formati nella somministrazione di terapie non farmacologiche come ad esempio la Doll Therapy (Terapia della Bambola), utile nelle persone con disturbi comportamentali, e la stimolazione cognitiva. Scopri tutti i nostri servizi di assistenza domiciliare anziani e malati.

Vuoi saperne di più? Contattaci subito!

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