Tra le attività di stimolazione più apprezzate, negli ultimi anni è emersa la musicoterapia. In realtà non si tratta di una materia nuova: già nell’antichità la musica era usata per scopi terapeutici. La riscoperta dei benefici della musica sull’organismo umano dal punto di vista scientifico risale al XVIII sec, quando il medico e musicista inglese Richard Brockle pubblicò il primo trattato del settore. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’apertura di numerose scuole di musicoterapia che trasmettono agli allievi conoscenze specifiche.

Cos’ha a che fare tutto questo con gli anziani? Molto semplice: la musicoterapia stimola adulti e malati, portando effetti positivi tangibili. La disciplina è particolarmente indicata anche per chi soffre di malattie degenerative che colpiscono la sfera cognitiva, come nel caso dell’Alzheimer.

Musicoterapia. Gli effetti benefici sui malati di Alzheimer

Questi alcuni dei risvolti positivi della musicoterapia sugli anziani affetti da Alzheimer:

  • Scioglimento di stati ansiosi, di paura e tensione;
  • Riduzione degli episodi di aggressività;
  • Rilassamento;
  • Miglioramento del tono dell’umore;
  • Stimolazione dell’attenzione e della concentrazione;
  • Sollecitazione della memoria.

In particolare la musicoterapia ha lo scopo di riattivare o sostenere alcune capacità percettive compromesse e di svilupparne delle altre.

GeoAssistenza e musicoterapia

Da sempre focalizzata sulla somministrazione di terapie non farmacologiche, GeoAssistenza si avvale della collaborazione di Vincenza Chiappini, musicista diplomata al conservatorio ed esperta in musicoterapia. Ideatrice e conduttrice di percorsi di Musicoterapia e Prevenzione e di riabilitazione su diverse problematiche e fasce d’età, Vincenza Chiappini porta ora il suo know-how dando un valore aggiunto al servizio di assistenza domiciliare anziani e disabili da noi offerto. Su richiesta si organizzano anche laboratori in sede.

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